La gestione della Social Response nel Food & Beverage
Proviamo a definire meglio uno dei punti chiave nel fare web marketing nel Food & Beverage, l’importanza della Social Response – ovvero l’arte di rispondere sui social media – come fattore chiave di successo.
Per arrivare meglio al punto, mi permetto di utilizzare l’aiuto di un ottimo articolo di riferimento del 2013, pubblicato sul sito Entrepreneur da Colleen Debaise, L’arte della replica sui social media, e mutuato nel nostro brand HungryforMilano.com.
La terminologia è importante: la response è esattamente la risposta nel suo significato di replica, di elemento di confronto con l’interlocutore, in questo caso gli utenti social.
Quale importanza riveste allora la gestione delle repliche nel food marketing?
Il Team Digital di esperti di Entrepreneur ha provato a fornire multipli punti di vista e posizioni da tenere al riguardo, personalmente per ciascuno di essi proverò a integrare la sua applicazione concreta al nostro mercato di riferimento.
Poniamo quindi la domanda centrale del nostro articolo:
Quale miglior approccio consigliate agli imprenditori quando occorre replicare ai commenti e tweet dei loro clienti?
Quanto spesso dovrebbero rispondere, e vale la pena replicare ai commenti negativi?
Rispondete come un “brand”.
È importante rispondere sia ai commenti positivi che negativi.
Ma è altrettanto importante farlo nella parte che avete come brand, come marchio.
Con voce autorevole, che esprima in modo chiaro la vostra posizione al riguardo.
Non di meno conta la frequenza, ma di pari passo con la vostra attività social.
Nella ristorazione, siate consistenti e autorevoli nelle repliche, senza venire meno al vostro stile.
Professionali, non accomodanti.
Non replicate a ogni tweet o commento
Una buona impostazione è di rispondere quando l’utente vi ha posto una domanda diretta, un affermazione forte, vi ha fatto notare un errore da voi commesso, o ha una richiesta specifica.
Il tempo di risposta ha il suo peso, e l’utente che ha posto il commento di solito si attende una replica entro 24 ore, oltre potrebbe scoraggiarsi dall’interagire con voi.
Se casomai vi trovaste una ‘patata bollente’ tra le mani, prendete fiato e trattenetevi dallo sparare un proiettile all’utente, evitando i toni rissosi.
Con calma, provate a fornire una replica precisa sostenuta da dati concreti, esprimete il vostro punto di vista e, nel caso, non esitate a scusarvi.
Se vi trovate di fronte a bordate verso la vostra cucina, imparate la prima lezione sulla response.
Anche se una critica è infondata – nelle food community abbondano i troll – fornite una spiegazione convincente, invitando a tornare da voi.
Una replica irritata o peggio maleducata non sortirà l’effetto sperato, e indurrà gli altri utenti che forse siete nel torto.
Rispondete alle richieste di supporto
Non sempre è necessario rispondere ai commenti negativi ma, a seconda della situazione e contesto, può assumere valore strategico replicare in uno stile che trasmetta attenzione e reale interesse per il bisogno del cliente.
I commenti positivi dovrebbero essere quantomeno reinoltrati tramite retweet o risposti non appena possibile, ciò incoraggia ulteriori feedback di apprezzamento a vostro vantaggio.
Replicare è una parte importante dell’interazione e impegno con il vostro pubblico, e allo stesso tempo rende più ‘umano’ il vostro brand, aumenta la fiducia in esso e crea nel futuro nuovi ambasciatori del vostro marchio.
Replicate quando ha senso farlo
Se un utente vi sta chiedendo supporto al cliente, perché non darglielo?
Tutto ciò può farvi solo del bene.
Ma se un utente – dichiaratamente non vostro cliente – si lamenta del vostro locale o attività, e vi attacca pubblicamente, non è una decisione sensata imbattervi in un confronto, che sapete già non porterà da nessuna parte.
Se è un vostro cliente che esprime reale frustrazione per il servizio ricevuto, rispondetegli in modo accurato e provate a contattarlo via email, tenendovi lontani dal confronto pubblico.
Rispondete sempre
I social media sono una costante conversazione sempre aperta, dopotutto.
Ogni imprenditore, anche nel food, dovrebbe dotarsi di una policy molto chiara sui social media e il loro utilizzo, in modo che ciascuno all’interno del vostro team disponga di linee guida ben precise da seguire.
Personalmente non suggerisco mai che debba esserci una regola fissa sulla frequenza di risposta ai tweet o ai commenti.
Rispondere e diffondere i commenti positivi è sempre una buona pratica, come del resto anche indirizzare in modo preciso le problematiche verso il servizio clienti.
Non spaventatevi e non fuggite dai commenti negativi, piuttosto cercate di confrontarvi con l’utente interessato e valutate caso per caso.
Rispondete quanto più spesso riuscite, secondo i feedback che ricevete
Gli utenti saranno sorpresi del vostro modo di ascoltare, replicare e seguire con attenzione le loro obiezioni, purché sia sempre onesto e sincero.
Per le piccole attività di ristorazione, spesso si dedicano 5 minuti al mattino e nel tardo pomeriggio nel controllo dei feedback e a rispondere sui social media, ma ciò non sempre rappresenta un buon metodo.
Una buona regola è che le vostre risposte siano tempestive, di valore, con tono sincero e amichevole.
I commenti costruttivi, positivi o negativi che siano, vanno sempre presi in considerazione e meritano una vostra replica, a meno che non appartengano a spam, o con un tono inappropriato o addirittura offensivo.
Questi sono una spina nel fianco per molti ristoratori, ma è sempre importante testimoniare il vostro reale dispiacere, indirizzando l’utente-cliente verso la giusta direzione, o portandolo offline per proseguire il confronto.
E’ dura, ma mantenete un tono cordiale, rammentando che il valore della vostra risposta può facilmente convertire un commento negativo sulla vostra attività in un’opinione positiva.
Non dimenticate di approfondire
La risposta iniziale a un reclamo immediato necessita di focalizzare subito il “ce ne stiamo occupando”.
A un utente cliente incavolato non importa un granché che voi stiate implementando procedure per assicurarvi che l’inconveniente non si ripeterà in futuro.
Come per coloro che desiderano recuperare il bagaglio, il volo prenotato, o la biancheria lavata, lo stesso vale per voi che operate nel food business.
Replicate che state occupando in modo approfondito del problema – che è ciò che state realmente facendo, giusto? – e nel seguito del vostro feedback fornite loro una qualche forma di ricompensa, uno sconto ad esempio per l’acquisto successivo, e portateli a conoscenza che state svolgendo i passi giusti per una soluzione permanente e non provvisoria.
Non fate l’errore di confondere la reazione sui social media con un buon customer service.
Migliore è il livello del vostro servizio clienti, minore sarà il bisogno di replicare sui social media.
E’ questione di equilibrio.
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