PANDEMIA E TERMOSCANNER: che cosa è successo?

 In Eventi, Pratiche Amministrative, Retail

PANDEMIA E TERMOSCANNER: Che cosa è successo? 

Fase 2: per la riapertura Regione Lombardia ha reso obbligatorio dotarsi di sistemi di #rilevazionedellatemperatura.

Bene, facciamo un passo indietro…

Cosa è successo al settore della sicurezza fisica ai tempi della pandemia del Coronavirus?

Siamo letteralmente stati assaliti da richieste di termoscanner e telecamere termografiche da installare agli ingressi di uffici, negozi e centri commerciali. Abbiamo osservato i tantissimi vendor accanirsi nella promozione delle proprie soluzioni tecnologiche spesso fisicamente non disponibili. Inoltre abbiamo osservato i tantissimi concorrenti accanirsi in un mercato “malato”: la guerra alla disponibilità, al prezzo, all’avere a tutti costi una soluzione da poter fornire, qualsiasi fosse il produttore, qualsiasi fosse l’efficacia della soluzione.

Noi abbiamo cercato di essere pensatori prima che venditori ed abbiamo scelto di non cavalcare l’onda.

Ma andiamo avanti con l’analisi!

Settimane fa siamo stati illuminati da un post pubblicato su Linkedin da Luca Foresti, CEO del Centro Medico Sant’Agostino, una rete di poliambulatori specialistici completi che concilia qualità elevata e tariffe accessibili.

Il Dott. Foresti espone questa lucida e precisa analisi:

Servono a qualcosa i controlli di temperatura corporea all’entrata?

La risposta sintetica è: NO!

Per motivi abbastanza ovvi:

  1. Se una persona ha la febbre tendenzialmente lo sa e non esce;
  2. I termometri che si usano hanno un errore significativo;
  3. La maggior parte del contagio è dovuto a persone non sintomatiche in quel momento.

Quindi l’unico caso che verrebbe preso nelle maglie di un sistema di questo tipo è qualcuno che sa di avere la febbre e vuole accedere comunque.
Possibile ovviamente ma estremamente basso in probabilità.

A seguito di questa lucida analisi conclude con:

“Occupiamoci delle cose serie e utili e lasciamo perdere costi e processi formali ma inutili ai fini dell’epidemia”.

Non possiamo che sposare quest’analisi. Le vendite sono sicuramente importanti, ma la serietà professionale lo è altrettanto.

Dal 18/05/2020 si apre la fase 2 ed in Lombardia arriva l’obbligo della rilevazione della temperatura in tutti i luoghi di lavoro, per tutte le aziende che in questi mesi hanno sofferto per le mancate vendite provocate dal lock-down.

Qual’è dunque la nostra risposta? Se è davvero obbligatorio, allora che costi il meno possibile!

Tutto ciò premesso, 2 semplici consigli, di buon senso:

1) Evitate di spendere soldi in tecnologie estremamente costose e di dubbia validità. Questi mesi hanno sicuramente già intaccato le risorse finanziarie aziendali. Dotatevi del minimo indispensabile per evitare di incorrere in sanzioni.

Sul nostro e-commerce è disponibile un semplice termometro a distanza: misura come un costosissimo termoscanner, forse anche meglio e, una volta rimosso questo vincolo regionale, lo potrete usare per misurare professionalmente la febbre ai vostri figli;

Termometro senza contatto a infrarossi DT-8806

2) adottate sistemi evoluti per contingentare gli ingressi. La vera misura da adottare per sconfiggere questa Pandemia è il distanziamento sociale, la limitazione dei contatti. Come? Se avete un sistema People Counter od od un Occupacy Extimator di  Axis Communications, preparatevi ad una spesa davvero minima!

 

 

Algoritmo per la limitazione degli ingressi

 

 

E’ una voce fuori dal coro, discutibile sicuramente, ma di buon senso.

Buona ripresa a tutti, noi proseguiamo in #smartworking!

#staysafe #stayathome #besmart

 

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